Formazione finanziata: partiamo dall’ABC
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In un periodo così delicato, come quello della ripresa economica post pandemia, la formazione e l’aggiornamento professionale dei lavoratori sono un alleato fondamentale per la ripartenza. È quindi necessario investire in progetti di formazione continua, ossia la formazione rivolta a lavoratori durante l’orario di lavoro; abbiamo approfondito il tema sull’importanza della formazione continua proprio in un articolo precedente. Le aziende hanno però sempre meno risorse da investire in sviluppo. Come poter uscire da questo loop? Utilizzando strumenti di formazione finanziata.
In Italia, infatti, così come in altri paesi europei, ci sono canali e strumenti grazie ai quali le imprese possono accedere ad agevolazioni per finanziare le attività di training del proprio personale; l’insieme delle diverse opportunità di finanziamento in tema prende il nome di formazione finanziata. La formazione finanziata è un tema molto vasto e sono tante le domande a cui rispondere: come funziona? Come accedere a queste risorse? Che tipo di formazione è ammessa? Siamo sicuri che poi le risorse saranno rimborsate?
Partiamo prima di tutto dall’identificare i diversi canali di finanziamento, ossia a quali enti pubblici e privati, che erogano risorse per incentivare la formazione, è possibile rivolgersi.
I CANALI DI FINANZIAMENTO:
Ciascun canale è caratterizzato da normative specifiche e si rivolge a target di lavoratori differenti. Possiamo identificare principalmente tre canali da cui provengono le risorse per finanziare la formazione: fondi interprofessionali, bandi nazionali e regionali.
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FONDI INTERPROFESSIONALI
Il canale dei fondi interprofessionali è sicuramente il più ampio e maggiormente utilizzato dalle imprese. I fondi interprofessionali sono relativamente di recente istituzione in Italia, nascono infatti con l’articolo 118 della legge 388/2000 e, ad oggi, sono circa una ventina. Essi sono organismi, composti da associazioni datoriali e sindacali, che promuovono la cultura della formazione attraverso l’emanazione di comunicazioni in cui invitano le imprese aderenti a presentare piani formativi da finanziare. Per poter accedere alle risorse di questo canale è quindi indispensabile aver effettuato l’adesione, tramite comunicazione INPS, ad un fondo interprofessionale.
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AVVISI e BANDI NAZIONALI
Il secondo canale di finanziamento è rivolto all’intera platea delle imprese italiane e per poter beneficiare, salvo specifiche restrizioni imposte dai singoli avvisi pubblici, è sufficiente essere un’impresa attiva sul territorio nazionale. L’ammontare e i principi generali d’utilizzo delle risorse nazionali vengono definite con la legge di bilancio; è quindi possibile informarsi e conoscere in anticipo le opportunità che saranno sviluppate durante l’anno. Il Ministero deputato alla gestione dei progetti di formazione continua è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali eventualmente supportato dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive per il Lavoro (ANPAL).
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AVVISI e BANDI REGIONALI
Il terzo canale che può essere utilizzato per finanziare iniziative di formazione per adulti è quello degli avvisi pubblici regionali. In questo caso la logica per attingere alle risorse è territoriale. Possono quindi usufruire delle opportunità di finanziamento esclusivamente le aziende e i lavoratori con sede in territorio regionale. Questo canale offre inoltre, a differenza dei precedenti, l’opportunità di finanziare la formazione dei professionisti. Considerando che le tematiche di formazione & lavoro rientrano sempre tra le materie strategiche su cui investire, è possibile trovare opportunità di finanziamento regionali attive su tutto il territorio nazionale.
In sintesi, indipendentemente dal canale di finanziamento scelto, la logica per realizzare progetti di formazione finanziata è la medesima. In primis occorre verificare le opportunità di finanziamento attive, presentare al soggetto che eroga il finanziamento un piano formativo che rispetti i parametri previsti, attendere l’approvazione del progetto e successivamente ottenere il rimborso dei costi sostenuti.
Sono tante le opportunità di finanziamento a cui poter attingere, alcune anche sono cumulabili tra loro. Con un’attenta programmazione e un piano formativo ben costruito, è possibile ridurre l’incidenza dei costi di formazione sul bilancio aziendale. Seguici, nei prossimi articoli infatti approfondiremo, per ogni canale di finanziamento, i diversi strumenti a disposizione e le diverse logiche d’utilizzo delle risorse.
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Elisabetta Gatti | Training & Conference Specialist
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